Una delle doline più impressionanti dell’Oman è senza dubbio Tawi Atair, talvolta scritta come Tawi Atayr o Tawi Attir. La pronuncia può cambiare, ma la sostanza rimane: la fama che l’avvolge è solida e meritata. Non è notevole solo per le sue dimensioni eccezionali, ma anche per la sua unicità e i segreti che ancora custodisce.
Tawi Atair: cos’è e dove si trova
Le dimensioni di Tawi Atair sono impressionanti. Alla superficie, situata a 680 metri sopra il livello del mare, misura 140 metri in direzione NE-SW e 100 metri in direzione NW-SE. Nella parte inferiore, la larghezza si restringe a 60 metri. La profondità raggiunge i 211 metri, equivalente a un edificio di 60 piani. Con un volume di 975.000 metri cubi, è una delle doline più imponenti al mondo, con pareti principalmente verticali.
Da Salalah, in direzione est, si impiega meno di un’ora in auto. Sono circa 60 km di strada asfaltata, quindi non è necessario un fuoristrada 4×4.
L’origine di Tawi Atair
La popolazione locale ha a lungo creduto che questa gigantesca cavità nelle montagne di Qara fosse il risultato di un impatto di meteorite. In realtà, Tawi Atair è stata creata da processi carsici, dove le acque sotterranee hanno eroso la roccia per millenni.
La formazione potrebbe essere stata causata dal crollo del tetto di una vasta caverna sotterranea, o dall’allargamento graduale di fratture nella roccia. Questa zona dell’Oman mostra numerosi segni di carsismo, con altre doline minori e diverse grotte disseminate nel paesaggio.
Un’oasi per gli uccelli
Tawi Atair è conosciuta da secoli. Durante gli inverni rigidi, le persone si rifugiavano all’interno della dolina, dove le temperature restano stabili tutto l’anno.
Il nome arabo della dolina, che significa “pozzo degli uccelli”, deriva dalla presenza di numerose specie che qui trovano rifugio e nidificano.
Un’attrazione turistica eccezionale
Oggi Tawi Atair è una meta turistica molto frequentata, con parcheggio e centro visitatori nelle vicinanze. L’atmosfera è resa unica dal canto degli uccelli che popolano la dolina.
In alcuni punti, la vista panoramica è però limitata da una fitta vegetazione di cespugli che cresce lungo il bordo superiore.
La grotta segreta e il pesce unico
Sul fondo della dolina si trova un passaggio che conduce a una grotta orientata a nord-est. Questo varco, parzialmente sommerso, si trova all’altezza delle acque sotterranee e non è stato ancora esplorato completamente.
Nel 1980, all’interno del lago della dolina, è stata scoperta una nuova specie di pesce, successivamente chiamata Garra dunsirei Banister, 1987 in onore dello studioso Andy Dunsire. Questo pesce rarissimo vive solo qui e rappresenta una traccia preziosa della storia climatica della regione.
Ha occhi molto piccoli e si orienta usando altri sensi nell’oscurità della grotta. È quasi introvabile nella letteratura scientifica: viene citato nel libro The Biology of Hypogean Fishes di Ademaro Romero.
Consigli pratici
- Portare abbondante acqua, snack e sali minerali.
- Usare un piccolo contenitore per i rifiuti, evitando di lasciarli sul posto.
- Indossare scarpe da trekking e abbigliamento comodo.
- Preferire pantaloni lunghi per proteggersi dalla vegetazione.