Dietro ogni viaggio c’è una storia, una narrazione ricca di emozioni, avventure e scoperte. Condividiamo con piacere le pagine della storia di Elisa, una giovane donna italiana con una fervida passione per l’avventura e i viaggi. Imprenditrice nel settore turistico nella capitale dell’Oman, Elisa incarna l’essenza stessa dell’esplorazione, avendo saputo trasformare la sua passione in un’opportunità di lavoro e di scoperta continua. Attraverso il suo lavoro nel settore turistico, Elisa non solo offre ai viaggiatori un’esperienza indimenticabile nell’affascinante paese arabo, ma anche un’opportunità di conoscere la cultura, la storia e la bellezza di questa terra unica. Le sue giornate sono un vortice di attività, dalla pianificazione di itinerari avvincenti alla guida di escursioni tra paesaggi mozzafiato e incontri con persone incredibili.In questa intervista esclusiva, ci immergiamo nell’universo di Elisa, esplorando alcuni dettagli della sua vita, le sfide che ha affrontato nel percorso imprenditoriale e le emozioni che ogni giorno le regala il suo lavoro. Ciao Elisa! Partiamo dall’inizio. Come sei arrivata in Oman? << Ciao a tutti i lettori di Italiani in Oman, è un piacere! La decisione di trasferirmi è stata guidata dalla volontà di iniziare una nuova avventura e di sfruttare le opportunità che questa splendida città aveva da offrire. Ho cominciato la mia avventura omanita nel sud, a Salalah. Solo in un secondo momento mi sono spostata nella capitale. Dopo il mio arrivo, sono rimasta affascinata dalla cultura, dalle persone e dalle opportunità professionali che ho trovato qui. Da allora, Muscat è diventata la mia casa, e non potrei essere più felice di aver preso quella decisione. Dunque un’avventura iniziata in maniera un po’ sfortunata si è in realtà rivelata una grande fortuna >>. Complimenti per la gestione di questa serie di eventi! Una volta arrivata nella capitale come ti sei trovata? << Mi sono subito trovata a chiedermi: “Cosa si può fare in questo Oman?”. Ero lì, con prospettive aperte per il mio futuro, desiderosa di trovare un’opportunità che mi desse non solo un lavoro, ma anche del tempo libero per esplorare e scoprire il mondo che mi circondava. Guardando avanti, ho realizzato che il lavoro che avevo mi concedeva un’importante finestra di tempo libero durante l’estate, almeno 4-5 mesi, e questa possibilità mi ha fatto pensare. Ero affascinata dall’idea di trascorrere il mio tempo libero esplorando le bellezze naturali e culturali dell’Oman sia per piacere personale quanto per formarmi in merito al mio lavoro, e mi sono detta: “Perché non sfruttare appieno questa opportunità?”. Così, è nata l’idea: ottenere la licenza per diventare guida turistica. Questa scelta non solo mi avrebbe permesso di immergermi nel meraviglioso paesaggio e nella cultura dell’Oman, ma anche di condividere la mia passione per questa terra con altri viaggiatori. È stata una decisione che ha segnato l’inizio di una nuova avventura, aprendo le porte a opportunità inaspettate e plasmando il mio futuro qui a Muscat in modi che non avrei mai immaginato >>. << All’inizio sembrava un percorso relativamente semplice, ma ben presto ho scoperto che c’erano diverse procedure da seguire che complicano il processo. Ottenere il visto di lavoro è stato solo uno dei passaggi necessari: ci sono state altre formalità da affrontare lungo il cammino, però rimboccandomi le maniche e con un po’ di perseveranza ho portato a termine tutte le pratiche burocratiche.Ho preso una stanza, mi sono organizzata e ho iniziato a preparare la mia attività di tour operator. All’inizio, come tutte le imprese d’altronde, è stata più difficoltosa nella quotidianeità: ad esempio non conoscevo bene tutte le strade come adesso e non governavo le situazioni con la familiarità con cui faccio ora. L’estate successiva sono tornata in italia per qualche mese e così ho avuto modo di completare il processo di ottenimento di altre licenze necessarie e conseguire anche il titolo necessario per insegnare l’italiano agli stranieri in modo da ampliare le mie prospettive professionali. Poco dopo il mio ritorno in Oman… situazione tragica: l’arrivo del coronavirus! Questo evento ha significativamente modificato anche i miei piani, costringendomi a rimanere stabilmente nel paese anziché fare ritorno in Italia come originariamente previsto. Questo cambiamento di prospettiva però aveva con se un buon rovescio della medaglia: mi ha difatti offerto l’opportunità unica di approfondire le mie relazioni con la comunità locale, con gli omaniti >>. Parlaci della gente degli omaniti. Come sono o, quanto meno, che percezione di sei costruita di loro? << E’ proprio durante il primo periodo del Covid, trascorso in Oman, che ho avuto modo di osservare e riflettere sulle dinamiche interpersonali tra gli omaniti e i turisti, inclusa me stessa. Questa esperienza prolungata mi ha consentito di andare oltre la superficie delle interazioni che si conducono per lavoro o per semplice necessità quotidiana, e di immergermi più profondamente nella cultura locale. Con il passare del tempo, ho notato una differenza significativa nella natura delle relazioni tra gli omaniti e in particolare i turisti, rispetto a quanto avevo potuto osservare durante brevi visite o stagioni lavorative precedenti. È evidente a chiunque abbia messo piede nel sultanato che gli omaniti sono profondamente legati alla loro terra, che considerano sacra, e alla loro comunità, che difendono con orgoglio. Questo profondo attaccamento si riflette nel modo in cui trattano il loro ambiente naturale e preservano le loro tradizioni ancestrali. Per dirne una su tutte, che può confermare questo aspetto, in Oman non troverete mai un grattacielo. La conservazione dell’architettura e dello sviluppo urbano è fortemente incentrato sull’identità storica-culturale. In fondo, cos’è la prima cosa che il visitatore vede arrivando in un nuovo paese? Lo skyline. Quindi persino prima di arrivare in aeroporto, il viaggiatore è già conscio che si immergerà in un’atmosfera profondamente tipica e tradizionale. Tuttavia questa “chiusura” su alcuni aspetti più interni è completamente bilanciata da una grande “apertura” sugli aspetti delle relazioni interpersonali con i viaggiatori. Gli omaniti si distinguono per i loro tratti caratteriali socievoli e accoglienti. Fanno amicizia molto facilmente con gli avventori nel loro paese. Anche dal punto di vista dei turisti, e quindi anche con i miei clienti, la percezione che hanno degli omaniti si riassume generalmente in due aggettivi: amichevoli e umili. Difatti sono decisamente inclini a simpatizzare con gli stranieri e al contempo a Muscat, e in tutto l’Oman, non vedrete mai casi di eccessiva voglia di apparire come invece potrebbe capitare in altre capitali del mondo, arabe comprese >>. Parliamo di posti. Quali sono i luoghi che attirano turisti a Muscat? << A me Muscat piace un sacco. In particolare mi piace la natura. A Muscat ho tutta una serie di miei posticini preferiti. Ma in realtà è pieno di posti particolari. e anche poco conosciuti, facili da raggiungere.Parliamo di spiagge, ad esempio. Chiaramente tutto il litorale offre una vasta gamma di opzioni, dalle rinomate spiagge dei resort alle gemme nascoste come Qantab e Al Jissah. Queste spiagge non attrezzate offrono una bellezza naturale e una sensazione di autenticità che è difficile trovare altrove. Le spiagge come Qantab e Al Jissah, anche se non sono dotate di strutture turistiche, sono tesori locali apprezzati dai residenti e dai visitatori che desiderano godersi il mare cristallino e le spiagge di sabbia pulita senza la presenza invadente di lettini e folle di turisti. Per chi vive in loco, trascorrere un pomeriggio in una di queste spiagge è un vero e proprio rifugio, un momento di pace e relax a un costo incredibilmente ridotto. E la bellezza di queste spiagge è che possono essere apprezzate tutto l’anno, offrendo sempre una fuga rinfrescante dalla routine quotidiana. Per quanto mi riguarda non sono tipo che va per locali. Cmq vedo che si sta sviluppando anche questa parte. Inoltre si stanno apprendo anche molti locali dai design molto invitanti. Il W e il Siddartha Lounge sono due ottimi esempi, a volte fanno anche spettacoli carini. Ovviamente, ripeto, non dico che diventerà Dubai, anche perchè gli omaniti non ne hanno davvero intenzione, però va anche considerato questo aspetto, indice di un evoluzione anche in questo campo.Se vuoi hai alla tua portata tanti altri locali davvero interessanti come il Caramel o Al Bustan, che ha dei posti molto eleganti >>. A proposito di luoghi davvero interessanti, parliamo di spiagge a Muscat. Che ci racconti in merito? << Ah questo è uno dei miei argomenti preferiti. Muscat si presta ad essere visitata tutta, spiagge comprese. Ad esempio se vuoi fare una gita, prendi un macchina e in 20 minuti, o meno, sei già sulla spiaggia, anzi puoi farci anche un campeggio. Chiaramente ci sono tutte le spiagge dei resort, bellissime e super attrezzate, d’accordo. Però è pieno di spiagge bellissime non attrezzate, libere. Ad esempio è bellissimo prendere una barchetta dal villaggio dei pescatori di Qantab verso Al Jissah, e hai modo di visitare tante spiagge e spiaggette che, in fondo, sono sono esattamente le stesse spiagge di Shangri-La. In più, chi ama la natura e l’autonomia non va appunto nei resort come Shangri-La, dove la spiaggia è fortemente antropizzata con i lettini e gli ombrelloni. Conoscendo i luoghi e i modi giusti, in poco tempo, puoi raggiungere uno scorcio di mare dove vivere un pomeriggio bellissimo ad un costo veramente ridotto ed è una delle cose più belle del vivere qui, per chi ci vive, o comunque anche per i visitatori occasionali. Senza contare che ci puoi andare tutto l’anno, inverno compreso. Inoltre ci sono tutte le attività connesse con il mare, come i giri in barca, lo snorkeling, tutte le attività un po’ “wild” >>. Restando ancora sul tema mare: come viene considerato l’uso del costume da bagno? << All’inizio ero molto attenta dal punto di vista dell’abbigliamento: usavo una mezza manica e addirittura una sciarpa sopra. Quando andavo in spiaggia, proprio a Qantab, e vedevo che erano già presenti famiglie omanite, anche io mi facevo lo scrupolo. E così ho imparato la più facile ed evidente delle regole: usare il buon senso. Se vai nella spiaggia del villaggio, bisogna considerare di andarci vestiti in un certo modo. Ma Muscat, e tutto l’Oman, è anche pieno di spiagge isolate o quasi o comunque prese più di mira da turisti dove è normale poter stare in costume da bagno. Ad esempio ci si può spostare verso sud-est, vero Barr Al Jissah >>. Quale aspetto ti ha più colpito o qual è l’esperienza più bella che ti è capitata vivendo a Muscat? << L’esperienza più bella? Difficile da dirsi. Forse la cosa più bella c’è quando ti saluti con gli ospiti e vedi che a volte si commuovono perchè non vogliono andare via. E coincide anche con una delle cose più belle del mio lavoro. Ma non solo: in certi casi rimani anche in contatto dopo anni, ci sono stati miei clienti che mi scrivono ancora per gli auguri o semplicemente per chiedere “come va?”: questo effetto quasi magico mi lascia ancora stupita veramente, seppure sia cosciente del fatto che sia un fenomeno non affatto raro >>. Come vedi l’Oman sotto il profilo turistico? << Il turismo cresce, questo fatto è evidente. Aumenta la conoscenza dell’Oman in Italia e cresce la voglia di visitare questo paese perchè rappresenta una meta diversa dalle solite, molto originale e che ti permette davvero un bel ventaglio di cose da vedere e da fare. Non essendo un luogo simile ad una capitale europea, non ha quel tipo di possibilità di essere esplorata pienamente in modo autonomo ed è qui che il mio ruolo entra in gioco: perchè in un contesto di evoluzione turistica, molti luoghi e attività non sono segnalati o pubblicizzati come da noi, inoltre ci possono essere anche delle difficoltà oggettive per chi non è un minimo pratico del territorio, mi riferisco ad esempio a tour per i wadi a bordo di un 4×4 o sul deserto con accampamento incluso. Ma potrei citarne altri. Questo significa proporre spedizioni avventurose con off-road, oppure hiking e camping, perchè i visitatori chiaramentenon possono arrivare con tutto l’equipaggiamento necessario, già pronto all’uso >>. Grazie mille Elisa, per aver raccolto la tua testimonianza e il tuo entusiasmo. Gentilissima! << Grazie a voi e a tutti i lettori, vi aspetto in Oman per scoprire insieme tutte le meraviglie di questo paese perchè credetemi… merita davvero moltissimo!