Se siete arrivati su questo articolo volutamente allora siete già pronti.Sì, perchè l’argomento è decisamente interessante, culturalmente molto importante e soprattutto è totalmente fuori dalle rotte di viaggio comuni. Per arrivare alla necropoli di Nizwa bisogna volerlo. Nulla da togliere alle principali mete mainstream, ma qui si parla di qualcosa di diverso. Bisogna capire fino in fondo cosa bolle in pentola -già prima di avventurarsi in questo articolo, figuriamoci in un ipotetico viaggio-. Non è un semplice viaggio: è IL viaggio. E’ il viaggio indietro nel tempo per eccellenza.Andiamo per ordine. Dove si trova la “necropoli di Nizwa” Il sito proto-storico di Bat si trova vicino a una palma nel cuore del Sultanato dell’Oman. Insieme ai siti vicini, costituisce la più completa collezione di insediamenti e necropoli del terzo millennio a.C. al mondo. Il complesso archeologico proto-storico di Bat, al-Khutm e al-Ayn rappresenta uno dei più completi insediamenti e necropoli del terzo millennio a.C. di tutto il mondo. Il sito principale fa parte dell’odierno villaggio di Bat, nel Wadi Sharsah, a circa 24km a est della città di Ibri. Siamo a 105km da Nizwa e 245km da Muscat (considerando al-Ayn come punto di arrivo). Estensioni ulteriori del sito di Bat sono rappresentate dalla torre monumentale di al-Khutm e dalla necropoli di al-Ayn. Nel complesso, parliamo ditorri monumentali, insediamenti rurali, sistemi di irrigazione e necropoli dell’Età del Bronzo in uno stato di eccezionale conservazione. Sono state scoperte sette torri monumentali in pietra a Bat e una si trova ad al-Khutm, a 2 km a ovest di Bat. Le torri presentano una parete esterna circolare di circa 20-25 metri di diametro e due file di compartimenti paralleli ai lati di un pozzo centrale. La torre più antica conosciuta a Bat è la struttura in mattoni di fango del periodo Hafit (3200-2600 a.C.). Appena sotto la torre in pietra Umm an-Nar (2600-2000) a Matariya. La torre più recente conosciuta è probabilmente Kasr al-Rojoom, che può essere datata ceramicamente nel tardo periodo Umm an-Nar. Tutte le torri in pietra mostrano blocchi di calcare locale disposti con cura e uniti da semplice malta di fango. Sebbene manchi una prova conclusiva della loro funzione, sembrano essere piattaforme su cui furono costruite sovrastrutture (ora scomparse) – sia case, templi o qualcos’altro completamente diverso. La tipica forma “ad alveare” della necropoli di Nizwa L’ampia necropoli di Bat comprende diversi gruppi di tombe monumentali che possono essere divisi in due gruppi distinti. Il primo gruppo è rappresentato dalle tombe a forma di alveare tipiche del periodo Hafit situate sulla cima delle scogliere rocciose che circondano Bat. Mentre il secondo gruppo si estende su una terrazza fluviale e include più di cento tombe a tumulo in pietra a secco. Un altro importante gruppo di tombe a forma di alveare si trova a Qubur Juhhal ad al-Ayn, a 22 km a est-sudest di Bat. La maggior parte di queste tombe sono piccole, rotonde e con un unica stanza. Le pareti in muratura a secco risalenti all’inizio del terzo millennio a.C. Effettivamente ricordano molto i più “giovani” nuraghi sardi. Altre sono più elaborate, più grandi e a più camere, risalenti alla seconda metà del terzo millennio a.C. Come in molte altre civiltà antiche, i monumenti nell’antico Oman erano solitamente costruiti con pietre regolarmente tagliate. Ciò che distingue Bat e al-Ayn sono i resti delle antiche cave da cui sono stati estratti i materiali da costruzione. Intorno, le numerose officine testimoniano l’intero procedimento operativo, dalle cave alla lavorazione delle pietre, alle tecniche di costruzione degli edifici. Le attività di rilevamento sono continue e sistematiche aumentano costantemente i tipi e il numero di monumenti e siti da documentare e proteggere. Si annoverano villaggi e torri multiple, cave associate alle officine di lavorazione delle pietre dell’Età del Bronzo. Oltre alla citata necropoli dell’Età del Bronzo, anche un forte e tombe dell’Età del Ferro. Concludono il ventaglio preistorico due miniere di selce neolitiche collegate ad aree di lavoro per la fabbricazione di utensili in pietra. Il segno più tangibile dell’evoluzione preistorica L’area che comprende gli insediamenti citatile è il complesso archeologico più completo e meglio conosciuto nell’Arabia Orientale per il terzo millennio a.C. Testi cuneiformi dell’antica Mesopotamia (Iraq), risalenti alla fine del terzo millennio a.C., ci parlano di “Magan” (Oman). In particolare, ci raccontano che all’epoca era il principale centro di estrazione del rame. Veniva esportato oltremare in Mesopotamia a nord-ovest e forse nella valle dell’Indo ad est. Le prove archeologiche di un’organizzazione sociale gerarchica sono attestate a Bat sia negli insediamenti, che nelle necropoli. Nel primo caso strutture monumentali circolari si contrappongono alle case rettangolari. Nel secondo, l’organizzazione dello spazio funerario e i beni funerari testimoniano uno stile di vita che segue un ordine gerarchico sociale. La necropoli di Bat offre una testimonianza caratteristica e unica dell’evoluzione delle pratiche funerarie durante l’Età del Bronzo in Oman. In conclusione, i siti archeologici di Bat, al-Khutm e al-Ayn comprendono l’insieme di monumenti funerari e resti di insediamenti di 4000-5000 anni fa meglio conservati. Rappresentano un esempio straordinario della risposta unica degli antichi abitanti dell’Oman alle pressioni di una popolazione in crescita e ai contatti con altre civiltà. Per secoli, le tombe sono state utilizzate e riutilizzate, preservando così la loro funzione e il loro significato originali. La necropoli di Nizwa è un sito UNESCO Il complesso archeologico è protetto dalla legge per la Protezione del Patrimonio Nazionale del Sultanato dell’Oman (1980). Inoltre è preservato sotto il controllo del Ministero dell’Eredità e della Cultura e del suo Dipartimento di Scavi e Studi Archeologici (DEAS). Attualmente, il Ministero dell’Eredità e della Cultura sta sviluppando un nuovo “Piano di Gestione” e un nuovo “Memorandum di Intesa”, concentrati sui seguenti tre punti: proteggere il sito dalla distruzione regolamentando l’accesso e lo sviluppo di specifiche parti del sito, promuovere la comprensione del significato di ciascun sito e monumento attraverso lo studio scientifico dei resti archeologici e del paesaggio contemporaneo, promuovere i siti ai fini di un turismo locale ed internazionale consapevole. Difstti, per dirne una, sono attualmente in corso piani per iniziare il restauro della torre monumentale meglio conservata, chiamata Kasr al-Rojoom. L’idea è quella di realizzare un centro visitatori per la “necropoli di Nizwa”, un museo, un parcheggio e tutte le strutture richieste per migliorare la fruizione pubblica dei siti. L’area circostante i siti sarà testata mediante tecniche geofisiche non invasive (magnetometria e radar a penetrazione del terreno). L’erosione e i processi di deterioramento hanno leggermente danneggiato alcune strutture, ma in generale, i siti di Bat, al-Khutm e al-Ayn sono molto ben conservati. Non per nulla continuano a esprimere il loro eccezionale valore culturale al punto di essere inseriti tra i luoghi tutelati dall’UNESCO. Tuttavia il corso dei millenni fa parte del “battesimo” del tempo che contribuisce notevolmente a dare quel fascino, indiscutibile.Davvero pochi siti come questi possono realmente vantare. Ad ogni modo, non puoi perdere l’esposizione del The National Museum a loro dedicata (al primo piano). Trovi tutte le informazioni sul loro sito ufficiale cliccando qui. Se hai già visitato un wadi o altri luoghi “selvaggi” omaniti in precedenza sei già a buon punto e probabilmente sai cosa aspettarti qui. Tieni presente che il percorso nel “nulla” potrebbe essere un po’ più impegnativo a causa di strade impegnative quindi assicurati di essere preparato. Cosa portare un veicolo fuoristrada è consigliato crema solare, occhiali da sole abbondante acqua, cibo e qualcosa da sgranocchiare una busta o un piccolo cestino dove riporre l’eventuale immondizia, evitando di lasciarla sul posto calzature comode (e magari respiranti)